Palazzo Baldi
Situato nella Contrada della Pantera, il nostro Palazzo vanta una storia unica e antica.
Accurate ricerche negli archivi storici della città hanno rivelato che già ai tempi di Duccio da Boninsegna, dalle arcate delle Due Porte – uno degli accessi alla città nella prima cerchia di mura – iniziava una strada fiancheggiata da abitazioni e botteghe che secoli dopo prendeva il nome di Via di Stalloreggi, la via appunto dove e’ situato il nostro Palazzo.
Nel corso dei secoli una delle Due Porte venne tamponata per fare spazio ad altre abitazioni e alle migliorie strutturali della città. Così, molto curiosamente, nella Piazzetta delle Due Porte troviamo una sola arcata di accesso a Via Stalloreggi e della antica strada che partiva dalla seconda porta è rimasta memoria solo nel piccolo tratto che oggi è la corte del nostro Palazzo.
Tutti siamo a conoscenza che il Palio di Siena si corre nella Piazza del Campo in cui la pista viene preparata con il famoso tufo. In realtà e’ bene sapere che non si tratta di tufo in termini rigorosamente tecnici, bensì di quella finissima e densa sabbia di cui è composta tutta la collina su cui sorge anche il Duomo. E scendendo nelle fondamenta del nostro Palazzo si scopre che ad un certo punto dove i gradini finiscono, ci si ritrova in una rete di vani e gallerie scavate nella morbida roccia di tufo sulle cui pareti sono chiaramente visibili ancora i segni delle picconate in cui spesso emergono anche delle conchiglie fossili. E non poteva certo mancare il pozzo che fin dal Medio Evo forniva acqua a tutto il Palazzo.
Nel corso del tempo sono stati effettuati vari rifacimenti e ammodernamenti, a volte anche a scapito delle tracce dell’antico vivere comune, ma ovunque negli appartamenti e nelle Suites sono conservati i segni del trascorrere dei secoli: dai pavimenti di antico cotto settecentesco fino ai magnifici pavimenti dell’800. E’ stata una sorpresa scoprire, nel corso dei restauri, pareti o soffitti affrescati risalenti ad oltre due secoli fa, ed è stata una gioia ed un impegno recuperarli per conservarli per le nostre future generazioni.
E’ sempre emozionante pensare a quanta vita c’è stata dietro di noi, ai secoli e millenni di gioie, sofferenze, amori, tradimenti, fatiche e vanità umana.
A partire dagli Etruschi che su questa collina hanno avuto il loro primo insediamento e che hanno scavato il tufo anche sotto le fondamenta del nostro Palazzo, scorrendo giù giù attraverso i secoli, quanta quotidianità, quante persone hanno lasciato qualcosa di sé lì per noi. E tutta questa umanità, quelle persone che fra queste mura hanno amato, hanno bisticciato, hanno festeggiato con i loro piccoli rancori e le loro grandezze d’animo, hanno permeato questi mattoni di una umanità nascosta. E noi li amiamo questi mattoni perché sottilmente ancora la percepiamo.
I nostri genitori ci dicevano quanto fosse un dispiacere per loro andare via da qui ogni volta, e la risposta che ricevevano entusiasta da noi era che qui tutti ci ritrovavamo una energia buona. E loro sorridevano.
Da quattro generazioni Palazzo Baldi con la consapevolezza di essere anelli di una preziosa catena e di essere diventati custodi di un passato altrettanto prezioso, porge profondo rispetto e gratitudine verso le generazioni passate, ridonando oggi nuova vita a queste mura, valorizzandone tracce e memorie storiche, per condividerne quello spiritus loci che pervade di armonia gli ambienti che si fondono con l’armonia del panorama.
Soggiornando nel nostro Palazzo tutte queste sensazioni sono ancora vivibili e non approfittarne sarebbe un vero peccato.
Il Palio di Siena
Il Palio di Siena si svolge due volte l’anno, esattamente il 2 luglio e il 16 agosto.
Pur essendo una festa profana, rappresenta per il popolo senese un profondo riferimento religioso. Infatti il premio finale della corsa non è altro che un dipinto, uno stendardo chiamato familiarmente Cencio in onore della Beata Vergine Maria.
Ed ecco infatti come i vincitori al termine della competizione esibiscono lo stendardo conquistato per le vie della città in un corteo rumoroso e gioioso, pieno di colori e di bandiere.
Scegliendo di soggiornare a Siena durante l’estate, probabilmente già siete a conoscenza di ciò che accade qui in questo periodo.
Il Palio di Siena è un grande evento che, nonostante quanto si possa immaginare, non ha nulla di folkloristico. Possiede infatti tutte le caratteristiche di una grande festa che trasforma lo scenario deIla città Indipendentemente dalla presenza dei turisti.
Giungere a Siena soltanto per assistere all’evento finale rappresenta un vero peccato. Nei giorni che precedono il Palio, il suo corteo storico e la cosiddetta carriera, cioè la gara a cavallo fra le Contrade, ci sono diverse opportunità per vivere dall’interno il rituale del Palio di Siena. Tra queste un appuntamento assolutamente da non mancare è la benedizione del cavallo che viene condotto, fra una folla di contradaioli fino all’altar maggiore della chiesa di Contrada dove riceve la benedizione del sacerdote prima della gara. Ogni Contrada, infatti, possiede la propria chiesa, la propria piazza, la propria fontana ed un proprio museo, tutti compresi entro i confini della Contrada stessa.
Interessante è anche assistere nei giorni precedenti il Palio alle varie prove, cioè le gare in cui i fantini prendono confidenza con i cavalli che sono stati loro assegnati per sorteggio. Oppure partecipare la mattina del 2 luglio stesso, alla Messa del Fantino celebrata nella Cappella di Piazza ai piedi della Torre del Mangia in Piazza del Campo.
Nella piazza principale di ogni Contrada, la sera precedente il Palio ha luogo una grande cena (la cosiddetta Cena della Vigilia) dove tutti i contradaioli e gli ospiti si incontrano per mangiare insieme, festeggiare e intonare i tradizionali canti che ironizzano sulla Contrada avversaria mentre esaltano la propria. L’atmosfera è gioiosa intorno a cibi tipici ed ottimo vino toscano.
L’esperienza più emozionante ed affascinante immediatamente precedente alla corsa è il Corteo Storico. In una Piazza del Campo gremita di gente si può partecipare e seguire sia il corteo storico che la corsa gratuitamente. E’ possibile ammirare gli splendidi costumi ricostruiti in maniera rigorosa secondo gli originari abiti del Rinascimento mentre il rullo dei tamburi e gli abilissimi sbandieratori completano uno spettacolo indimenticabile.
Fin dal primo pomeriggio i giovani della città si disputano i migliori punti di osservazione sedendosi sui cosiddetti colonnini che punteggiano il circuito della pista, ma qualora anche voi desideriate seguire il Palio da un posto più comodo è possibile acquistare diverse tipologie di biglietti: un sedile in un palco, un seggio o una sedia ad una delle finestre o delle terrazze che si affacciano direttamente sulla piazza.
Per poter beneficiare di questo servizio è necessario contattare le agenzie convenzionate che si occupano direttamente delle prenotazioni. Questi posti non sono esattamente economici ma ne può valere la pena.
Se siete interessati invece a partecipare alla Cena della Vigilia, vi chiediamo di informarci al momento della prenotazione, stante la poca disponibilità dei posti fra l’altro molto ambiti.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni puoi scriverci qui.
Siena e l'acqua
Il sistema dei bottini che scorre sotto il cuore di Siena è un magnifico esempio di come, durante i secoli la città abbia governato e gestito una risorsa vitale come l’acqua, riuscendo ad averne tantissima a disposizione pur non avendo un fiume su cui contare.
Questo è stato certamente un elemento fondamentale per tutte le attività commerciali cittadine, tanto da contribuire al fiorire dell’economia che ha reso la città di Siena una delle città medievali più ricche e popolose d’Europa.
Tali fonti non sono solo capolavori di ingegneria idraulica ma veri e propri capolavori artistici ed architettonici, giunti fino a noi in tutta la loro bellezza e funzionalità originaria.
Ci si può imbattere in questo connubio perfetto di arte e tecnica passeggiando per la città, in Piazza del Campo così come nei pressi delle cerchia murarie.
Le fonti principali, più ricche d’acqua furono coperte e fortificate, fino a renderle dei veri e propri avamposti militari, presidiati da soldati per prevenire sabotaggi. Molte fonti infatti furono costruite inizialmente fuori dalle mura cittadine che si sono ritrovate in contesto cittadino solo a seguito della costruzione dell’ultima cerchia muraria.
Sono fondamentali per il funzionamento dell’intero sistema anche le fonti più piccole e semplici, quelle di campagna sparse negli immediati dintorni della città, per esempio quelle attorno ai cocuzzoli fortificati del Monastero e di Sant’Abbondio.